I
Nell'enunciare la sua poetica (2007, 2014), Yin Xiaoyuan sostiene che anche la filosofia contribuisce alla poesia enciclopedica; dal mio punto di vista, questo modo di fare poesia, che ho letto in Cloud Seeding Agent, mostra una formidabile propensione alla metafisica.
Di certo ha preso tutti gli ingredienti della poesia che conosciamo e amiamo: la delicatezza –
Un uomo passava, ma non si sentivano passi. Poteva essere un crepuscolo qualsiasi
Eri seduto nel giardino della comunità
avvolto in una malandata coperta grigia – (…) (*)
Un tonfo! È il suono dei piccioni di ottobre
che atterrano sulle strade. Ieri, la foto in bianco e nero
di un violinista che frequentava questo luogo
è apparsa per l'ultima volta sul giornale, tra i necrologi.
E tutti voi stamattina avete iniziato a cambiare ombrelli e serrature...
(The Group 0 Elements ,70-1),
i colori (salvo quello appena citato, non quelli a 2 bit!), i sensi, i fiori, la bellezza della natura. Le splendide e insistenti metafore (Conjugated Effect, 68-9) possono addirittura dare adito a suggestioni (certamente volute) di carattere religioso.
Ma insieme a questi, fusi in modo tale che è difficile separarli, ci sono le immagini fantasmagoriche delle scienze dell'uomo e del mondo.
II
Di cosa parla, infatti, il linguaggio? Abbiamo a lungo sentito dire che le parole non sono le cose: d’accordo. Ma non per questo il linguaggio parla di se stesso, perché la tensione del linguaggio – anche di quello poetico – sta nel tentativo di dire le cose: nel mostrare cose.
In certe giornate di vento, per un effetto ottico dell’atmosfera, le lontane montagne, di solito invisibili, sembrano arrivare vicino e incombere, sicché esse possono sembrare alla portata. Ma il vento e le condizioni mutano, e così le immagini di prossimità dispaiono, le distanze ritornano tali, di cose fuori dalla portata dello sguardo.
Così bisogna considerare la presa del linguaggio sulle cose, come l’illusione dell’occhio dovuta a miraggi o condizioni d’atmosfera che dileguano?
Non proprio, direi, nonostante la discussione in proposito possa concludere diversamente.
L’enunciato linguistico non dice il mondo? No, ma vi ha a che fare, ne risente, lo influenza.
Dunque le cose sono l’intenzione del linguaggio della poesia, gli oggetti di cui la poesia parla. Quali sono? Nel caso di Yin Xiaoyuan, la scelta è chiara: sono gli oggetti della cultura, delle scienze e delle arti; se il programma è enciclopedico, allora nulla sfugge alla presa dell’intenzione poetica, e questo tutto ha pur sempre il volto dell’umanità.
III
Descrivendo la vita – si legge Circatidal Rhythmus: sempre con immagini e riferimenti sorprendenti, su quelli che chiamiamo i ritmi biologici derivanti dalla luce e dal buio, e dalla meraviglia –
... non aprire mai le tende
In una mattina d'estate. Aspettate: la luce del sole si arrampicherà lungo uno shishi-odoshi (…)
Una volta riempito il tubo cavo, il centro di gravità va oltre il perno di un giorno,
declina. Non c'è da preoccuparsi, le campane hanno i loro ritmi da far risuonare
al crepuscolo, quando i monaci in ocra attraversano
verso un arco di pietra. Non è un periodo di picco per il mondo
di natalità o di mortalità, ma è il momento di picco per l'attività dello champagne,
e la saturazione delle lingue. L'alta leggerezza delle zone cerebrali del genere umano
si innalza e nel secondo successivo precipita. Alla luce della torcia dell'universo
sulla sua ultima spiaggia chiamata "il mondo", tutti i granchi morti giacciono trasparenti e piumosi, mentre quelli vivi della sua specie
sincronizzano i loro orologi, con la luna (42).
IV.
La poesia di Yin Xiaoyuan è "spettacolare" (45) potrei dire, con lei, ma non è facile per il lettore, ma quale vera poesia non lo è? I livelli di conoscenza e di astrazione, necessari per pensare, selezionare, collegare le immagini, sono elevati. Bisogna dotarsi di umiltà e seguirla per districarsi e perdersi tra le analogie-specchio, tra i concetti-immagine di tutte le scienze.
Nel libro, con i suoi grandi scrittori, l’antica Terra di Mezzo (Zhong Guo), la Cina della tradizione, viene presentata sulla scena culturale mondiale, insieme alla Cina contemporanea e futura.
Non è più l'atteggiamento di Lu Xun, che, richiamando alla opportunità di guardare anche oltre la Cina – e qui nella poesia di Yin Xiaoyuan queste indicazioni sono ampiamente realizzate– teneva nei confronti della tradizione e della sua lingua colta un atteggiamento molto critico. No, perché oggi la linea di faglia è composta, e la nuova poesia sembra coesistere con l'antichità.
È il caso, ad esempio, di Monascus Red, Rosa Laevigata Michaux Brown:
La donna eterea con un ventaglio di coda di gatto in mano,
possiede una stanza sullo sfondo: è in ombra, quasi invisibile al tempo. Il lievito ovale rosa
è lo zucchero a velo perfetto per questo mondo, come i petali di ciliegio caduti. A poco a poco si coloreranno con il calore e le voci dei passanti.
dei passanti. Ahimè! La luce e i colori hanno iniziato a
ovest ora: vestitevi, pulitevi le mani, bruciate l'incenso e cantate un cantico, come inizio di un rituale di culto:
Rosso: il Corvo a tre zampe, le fiamme dei fulmini e i fiori esotici su un albero millenario;
Marrone: fonte di soia, tombe e terracotta.
Hanno in programma di tornare nel futuro con loro. Portano con sé anche
Le linee di sangue del fuoco attrezzi agricoli set di denti di bronzo... (46-7).
Dove il sentimento e le immagini trasmesse sono molto simili ad alcune utilizzate da Seamus Heaney per la sua Irlanda e la memoria – solo che qui si tratta della Cina e il tono è un po' diverso, più alto e orgoglioso direi: eppure le grandi figure come la dimensione antiquaria della storia, pur nella diversità, sono simili!
Così la voce di Heaney (e di C. G. Jung, e del filosofo napoletano del Settecento, Giambattista Vico) sembra risuonare, anche se le immagini in primo piano sono di biologia poetica:
Da qualche parte, a monte, ci devono essere i segni
lasciati da un traghettatore. Frammenti di parole: "occhi azzurri", "distaccato", "magnanimo", "allucinatorio", "superfisico"...
persino "superfisico"... rotolano fuori da una bottiglia in frantumi,
e si sono persi tra la folla. Negli ultimi cinquecento anni
sono tornati nella vostra famiglia come colombe che non si allontanano mai. L'ultimo pezzo mancante
giace ora nelle vostre mani. (Generation-Skipping Traits, 45).
Ancora più indicativa, per la sintesi, è Tipo AB (48-9): in primo piano, qui, è la distinzione operata dallo scienziato austriaco Karl Landsteiner per cui, oltre al genere e alla razza, anche la doppia elica del DNA e i gruppi sanguigni – A,B,AB (0) – che possono dare origine a classificazioni dell'umanità:
"Tutto nell'universo ha la forma di doppi filamenti attorcigliati, uno dominante e l'altro recessivo".
Ma dove sono i carboni ardenti? Nascosti nelle trecce rosse di pimpernel
Travestiti da vene umane. Si salutano l'un l'altro, senza mai vedere attraverso
L'emblema della famiglia su questo mantello, che cattura un'ombra a forma di scorpione
Nel suo cuore pulsante... Il significato araldico dei gruppi sanguigni è in
Ciò che descrivono è solo letteralmente: il polso nudo, NON il petto.
Da qui la provocazione – e allo stesso tempo la presa di distanza,
(…) l'uomo che ha messo tutto nell'universo
Negli archivi: il 3° tipo di indice dopo il sesso e la razza
"La personalità di A2 può essere...". In realtà non sai di cosa stavi discutendo
Nelle strade ventose e impregnate di neon. "Anch'io sono di tipo B". Si scoprì che avevi trovato un contenitore di riserva
per la tua anima. Qual è il tipo AB tra voi? Il destinatario universale
di tutte le gioie e i dolori? (49)
Qui c'è tutto: poesia antica e nuova, il programma della scuola enciclopedica, la tradizione plurimillenaria della poesia cinese, un insieme alimentato dall'immaginazione letteraria e scientifica dell'uomo con un pizzico di ironia.
E infine, quando si tratterà di traghettare, non ci sarà altro che un bibliotecario silenzioso e paziente, che raccoglie le reliquie, che cataloga le opere della cultura, le più disparate: nonostante i magazzini elettronici infiniti – il bibliotecario può sempre riservare sorprese:
C'è un bibliotecario che è rimasto in silenzio per tutto il giorno,
Le sue mani stanno ora tempestando le pile di libri sulla scrivania: estetica, filosofia, letteratura e matematica...
Quando si pagaia per passare dall'altra parte, egli raccoglie tutte le sue reliquie (cit.).
V.
Che cos'è un uomo? Il titolo stesso dell'apertura del libro, Ode ai numeri primi, dice: è singolarità e solitudine, secondo l'analogia dei numeri primi "solitari", che per definizione non si dividono per nessun altro numero, se non per 1 e per se stessi:
Il tuo nome è "le seul".
Indecostruibile ed enigmaticamente inflessibile.
e, secondo la congettura matematica dei primi gemelli, si presenta l'analogia tra i numeri e le persone,
Proprio come disse una volta Alphonse de Polignac: C'è un'immagine speculare di te nell'universo insondabile, sempre a 2 gradi di distanza da dove ti trovi. A volte l'hai quasi sentita... (o, anche se si tratta di un vago accenno lacaniano, l'uomo è un'immagine costruita di sé, come l'immagine dell'uomo vitruviano..., in Metodo del cambio di piano) Non hai risparmiato la vista o l'udito nella tua ricerca esplorativa di lei: eppure sei sprofondato in un oceano di molecole - banali repliche l'una dell'altra, e poi una landa di doppie eliche che fioriscono e appassiscono effimeramente. Tutto ciò che potevi vedere erano ife ondeggianti, che si estendevano lungo le fessure tra gli ammassi di stelle (...) Proprio come rivela la frequenza dei numeri primi, che finiscono per decadere.
il che viene puntualmente riportato, per analogia, sul nostro destino:
(…) si finisce nella solitudine. Siete destinati a essere l'ultimo corpo celeste oltre le settemila miglia di cimiteri (Ode to Prime Numbers).
Un uomo infine è ente che viene correlato al ni-ente, come nella poesia Brooding over the Dreking Figure of a Kenai Peninsula Wolf:
... Ma cosa sei, precisamente? (…)
Nel mondo capriccioso, una bella è ora Bodhisattva, ora asura.
Il vento dell'evoluzione non si ferma mai. La Grande Migrazione che si svolge attraverso la natura selvaggia
forma forme di falene, nimbi, spirali e pesci cintura... nel tumulto
hai salvato il diamante perdendo il tuo prezioso lupo
Così come tanto tempo fa, hai salvato il sole ma hai perso la tua notte eterna (52-3)
Dove sembra di sentire, con un accento diverso, l'eco della saggezza greca, nel racconto di Sileno che risponde al re Mida: "meglio per te sarebbe non essere mai nato...".
Poesia è “comunque” coinvolgimento nello splendore del mondo, o in ciò che, nel mondo, ci attrae. Ma a volte la bellezza non splende per alcuno – come in Communitation Behaviors:
Spesso, nessuno coglie il messaggio di bellezza o qualsiasi cosa sia:
Un telegrafo continua a ticchettare, mentre nessuno è seduto nei paraggi (...) (60-1).
In generale, il linguaggio poetico brilla per un istante dello splendore dell’istante, poi ne registra lo sprofondare:
Le rovine sono ovunque, mascherate da giardini -.
Un debito con Dio è sempre ad alto tasso di interesse (…)
(Bee venom, the Thor among Medicines, 56-7);
lo splendore del mondo non solo implica coinvolgimento – al tempo stesso anche richiede distacco.
Una maniera del distacco è il controllo del linguaggio. Un’altra è l’esercizio dell’ironia.
VI
Il lettore si trova di fronte a un uso fortissimo dell'ironia, di cui sono intrisi tutti i versi, nella terra madre dell'analogia, naturalmente, tanto che alla fine si potrebbe pensare: l'ironia scioglie il detto, forse il poeta non crede nel valore conoscitivo ed euristico delle scienze e delle loro immagini. Ma il fatto è che Yin Xiaoyuan, scrivendo nel cuore della Cina tecnologica, pur facendo un uso molto efficace delle immagini del nostro tempo, ne prende anche continuamente le distanze, per avvertire che la scienza "è" conoscenza, ma bisogna esserne ben consapevoli, e che l'immagine scintillante del mondo offerta dalla scienza anche oggi ha dei limiti. Questo è molto evidente in Remote Assistance, che mi è molto difficile non citare per intero: facciamo un piccolo salto nel mondo dei super-eroi e dell'ironia liberata:
(...) Hai tagliato il nodo dell'amore come Alessandro Magno quando le hai detto addio in cima al monte Elbrus.
Eri immerso negli infatuanti bagliori dell'alba tra le rosse pietre arenarie,
indossando un anello antico scoperto da qualche parte grazie agli indizi lasciati dall'Uomo Epsilon.
Una volta hai detto che c'erano due cose che amavi oltre alla matematica: L'ala selvaggia dell'Uomo Alfa e il metallo gotico della Donna Gamma.
"L'integrazione della personalità è stata implementata. Oppure mi è venuto in mente qualcosa".
L'Uomo Gamma ha un linguaggio del corpo ricco e telegenico: "Credetemi, tutto ciò che ho fatto, l'ho fatto di mia spontanea volontà". Le sue ossa sono troppo forti per essere scavate gradualmente dall'età. Le sue labbra sono lussuosamente carnose e il suo viso è radioso.- Non ha idea di come lei abbia agito come unico perno del mulino a vento.
Si sono messi nelle tue mani. Così, misericordiosamente, hai fatto sì che i torrenti turbolenti del tempo si fermassero per farli attraversare a nuoto.
Li hai lasciati andare facilmente, ancora una volta (16-7).
Oppure, per ipotesi, s’immagini raggiunto il mondo diverso, quasi inconcepibile, della 32-Bit Color Depth: sembra la drastica riduzione del movimento come lo possiamo pensare –
Un annuncio: il sistema di test del colore è attivato. Questo è il primo avviso. Siete pregati di tornare nelle vostre stanze.
"L'avete notato? Quello in cui ci troviamo non è un albergo. I divani di velluto scarlatto, i tappeti scuri e dorati e i lampadari non sono altro che un camuffamento.
Questa è un'istituzione.
Quindi, la riduzione di tutto a colore:
Che tipo di personalità avete? Rosso o blu? Si stavano penetrando a vicenda proprio in questo momento (...)
il che porta a conseguenze tragicomiche
Un lobby manager ipocrita e una donna scontrosa si sono mescolati all'ospite imbronciato della Rm.1037,
L'ultima persona che usciva dall'ascensore era aderente al muro.
– come una patata avvolta nello zucchero filato. "Aiuto!", gridò.
Ma non c'era nulla da fare. I contorni di ogni cosa si aprivano verso l'infinito,
mentre i confini dei colori si frantumavano.
"Questa azienda, emersa dal nulla, ha dichiarato di aver rotto il collo di bottiglia di Photoshop, realizzando con successo immagini a 32 bit (...)
e quello che potrebbe sembrare (e in effetti è) una menomazione viene spacciato per essere una liberazione: nel senso che, ora,
Sei nato e imprigionato in un'immagine,
più luminoso di quello che eri nella tua vita precedente (4-5).
(*) Le traduzioni dall’originale inglese sono in genere dell’autore di questo saggio. La traduzione in italiano di Ode ai numeri primi è di Pina Piccolo, per il blog italiano di poesia La macchina sognante (2019).